venerdì 12 maggio 2006

Forse vado in vacanza a Barcellona


Eccomi qui. Sono tornata. Che viaggio strano, a tratti allucinante, a tratti surreale, pieno di visi, sorrisi, cappelli, bicchieri di vino, senza sonno, senza tensioni, senza paure. Parigi è sempre la stessa meravigliosa città (invivibile, va bene solo per starci in vacanze). Sono stata completamente rapita dai palazzi parigini...Li ho fotografati tutti. Sono fantastici, sempre diversi, ognuno ha un tratto particolare. Può capitare di vedere un palazzo lussuoso, in un quartiere ricco (tipo Odéon) con una facciata completamente devastata, piena di murales, mancante di qualche mattone.
E come al solito mi è capitato di vergognarmi degli italiani incontarti a Parigi (solo di alcuni). Non capisco perchè parlano sempre a voce alta, urlano quasi. Nei negozi, dentro i musei, nei ristoranti. E i parigini li riconoscono ovunque...purtroppo...riconoscendo anche me come italiana. Così, senza alcuna cattiveria, dentro un negozio alcune ragazze italiane cercavano di "fregare " la commessa con vari giochetti su un cambio di cartellino di una maglietta. Credevano di essere le uniche italiane parlando liberamente ma io capivo tutto. Ad un certo punto è venuto loro un dubbio. Poco prima avevo risposto al telefono dicendo "pronto". Fortunatamente era un mio amico di Parigi e la telefonata si è svolta in francese. Mi hanno chiesto se ero italiana ed io ho risposto "Pardon-moi, je ne comprende pas". Con tutte le "r " giuste.
E come al solito mi sono ubriacata a Montmarte, a place Abesses con Marco e Yassin per poi vagare per Pigalle.
Questa volta sono andata ad Eurodisney! Bellissimo. Io adoro Alice nel paese delle meraviglie ed ho adorato perdermi nel suo labirinto. Marco ha dovuto farsi i giochi " pericolosi" da solo compreso il giro con la barca nel covo dei pirati perchè io avevo paura. L'unica gioco che sono riuscita a portare a termine è stata la casa dei fantasmi ma non vi dico in che modo ho reagito quando tutti chiusi nella stanza iniziale, con una voce lugubre che parlava in francese si è spenta la luce. In compenso ho salutato Topolino, la Fata Turchina mi ha dato un bacio, Marco ha conquistato Minnie...
E poi il viaggio di ritorno...tremendo. Purtroppo quando si viaggia con la Ryanair ci si deve arrendere al triste destino di passare almeno 2 ore su un pulmann. Così è stato anche per me. Anzi il viaggio fino a Beauvais è durato 2 ore e mezza a causa di un tir che ha fatto un incidente sull'autostrada. Così, visto che non mi sono mai annoiata tanto in vita mia, ho inventato un gioco: elencare tutte le cose gettate sul ciglio dell'autostrada, lasciate li o scagliate con violenza dagli automobilisti francesi. Vi riporto l'elenco:
- Tenda da campeggio montata (in quetsto caso forse qualcuno ci ha dormito)
- Scatole dei panini, buste di cartone delle patatine, tutto ciò che contiene cibo del Mc Donald's
- Guanti (di guanti ne ho trovati un'infinità...da motociclista, di pelle, eleganti, di merletto)
- Cerchioni
- Pacchetti di sigarette di ogni marca
- Bombole spegni incendio
- Carte da poker e...non ci crederete...carte napoletane
- Boccette di smalto
Ho passato il viaggio di ritorno a rincoglionire Marco per alleviare la tensione da aereo e a fare il sudoku con una giapponese.
Chissà quando rivedrò Parigi.

3 commenti:

20nd ha detto...

Gli Italiani sono i soliti cafoni... Bentornata! :DDD

Scaricata "unione.com"? :D

Spero di ricevere news in merito quando sei "ispirata" :)

Carmen ha detto...

Ma che bellaa parigi ... non ci son mai stata :( in compenso io parto tra due settimane per la tunisia a fare fuoristrada nel deserto .... Adoro viaggiare ma divento malinconica al ritorno :)
Ciaoo

Bloggo ha detto...

Bentornata Viola! Gli italiani all'estero non solo urlano, portano il maglioncino legato in vita, occhiali da sole sulla fronte, invicta e a volta la gazzetta :-)