domenica 25 ottobre 2009

Tu chiamale se vuoi...EMOZIONI.


Non mi sono mai interessata troppo della Chiesa, delle sue dinamiche. I miei non mi hanno battezzata da piccola. Volevano lasciarmi libera di decidere da sola una volta cresciuta. Li ho sempre apprezzati per questo. Non ho mai apprezzato la casta di soli uomini al potere, vescovi, abati, diocesani... il Papa, della religione cattolica. Non c'è istituzione più maschilista della Chiesa cattolica. Un po' sorrido quando vedo le grandi cerimonie in cui partecipano solo uomini vestiti in modo buffo con cappelli strani e abiti dorati.
Però questi due giorni mi sono emozionata tantissimo. Una persona (maschio ovviamente) a me cara è diventata prete. Ora devo chiamarlo Don Luca e non più solo Luca. Mi fa un effetto strano. Comunque...
Ho pianto come una bambina vedendolo felice e partecipando al suo sogno che si è avverato nello strano rituale che si è svolto nella basilica di San Giovanni. La sua faccia emozionata, tesa, la passione che ha messo nelle sue parole... Lui che ha deciso di dedicare la sua vita agli altri. Di occuparsi di altre persone rinunciando un po' a se stesso. E poi oggi la sua prima messa (dura da sopportare per me che non pratico). Luca sull'altare. Devo ammettere che è molto portato per fare questo "mestiere". Non potrebbe fare altro. Ci ha messo un'energia particolare, ha reso cose noiosissime molto interessanti e appassionanti.
E poi, alla fine, l'ho abbracciato fortissimo. E gli ho sussurrato nell'orecchio:"Grazie delle emozioni che mi hai regalato, grazie di avermi fatto vedere la parte migliore di questa tua strana dottrina".
Io le chiamo...EMOZIONI...