martedì 25 marzo 2008

Sogni di una bambina


Pensavo a quanto grandi siano i sogni di una bambina di 6 anni.
Adoravo pensarmi a 27 anni come una DONNA affermata, piena di successo, con un bellissimo bambino biondo con gli occhi azzurri, una casa tutta mia, un uomo che mi amasse senza riserve, un uomo CORAGGIOSO a fianco.
Soprattutto ero sicura che per me la vita sarebbe stata facile, sarebbe stata un bel gioco.
E questo m'ha fregato. L'ho davvero vissuta come un gioco fino a poco tempo fa, quando ancora mamma e papà mi cucinavano e mi davano i soldi per il cinema. Quando non dovevo pensare ad altro fuorchè RECITARE ed USCIRE con gli amici (ovviamente studiare).
Adesso che a fine mese mi tocca pagare l'affitto e le bollette con 400 euro di stipendio e non posso permettermi di uscire la sera, di mettere la benzina al motorino, di fare un regalo di compleanno capisco che fin'ora ho solo GIOCATO.
Ma come cavolo si fa a FARE SUL SERIO?
No, perchè io provo, riprovo, cambio metodo, ci riprovo...ma niente. Niente si modifica. Non riesco ad assomigliare a quella donna felice e indipendente che pensavo di diventare.
La bambina dentro di me scalpita, si arrabbia, piange anche. Lo ammetto, è un po' viziata, ma la capisco. Le avevo promesso delle cose e non le ho mantenute. E con i bambini si sa, bisogna mantenerle le promesse, perchè poi non si fidano più degli adulti.

giovedì 13 marzo 2008

Nuove mattine...


La pesantezza che mi avvolge questo periodo è terribile. Anche i gesti più semplici sono diventati difficilissimi. Vorrei andare in letargo per un po', non molto, solo un po'. Non può esserci in me la presenza di amore e libertà personale contemporaneamente. O c'è l'uno o c'è l'altra. E' il mio modo di vivermi l'amore. Mi sveglio la mattina con la pesantezza nello stomaco. Vivo la mia giornata cercando di forzarmi a fare, a fare, a fare, a fare...Ma so già che non farò. Che passerà un'altra giornata ed io avrò fatto sempre le stesse identiche cose, senza sforzarmi neanche un po'.
Lui al centro del mio mondo ed io non ho più posto.
Mi rincuora e mi da speranza il teatro: in quella sala luminosa con il parquet caldo e sporco di gesso posso pensare a me, posso dedicarmi tempo, sono io al centro del mio mondo.
Me ne rendo conto adesso, dopo 7 mesi, bevendo la mia solita tazza di the mattutina e guardando di fuori. Non ci sono più gli alberi fuori la mia finestra, non sento più gli uccellini (nemmeno prima di andare a dormire all'alba). Ci sono tante macchine con a bordo gente incazzata, che suona il clacson appena scatta il semaforo verde. Guai ad essere disattenti! Il guidatore pazzo vi punirà! Bisogna partire subito...meglio se prima che scatti il verde! Appena un attimo prima... Vedo la torre della GS e le persone che ne escono con le buste piene zeppe di cose da mangiare. Vedo le bancarelle dei marocchini, indiani, polacchi, russi che vendono cose preziosissime...i loro album di famiglia vecchi e ingialliti, orologi antichi, bracciali delle loro nonne e poi il mio carissimo fioraio...Lui è sempre lì, notte e giorno...è sempre aperto e vende meravigliose calle giganti.
La notte mi alzo e lui è la...sembra quasi che mi guardi, che mi dica:"Torna a dormire, ci sono qua io, non preoccuparti". Ed io mi sento sollevata...
Perchè, di me, nessuno dei miei amanti scrive mai nulla? Perchè devo sempre, casualmente, leggere di altre donne, le donne del passato?
Non mi sento razionale, non so come mi sento oggi. Un po' incazzata, forse, e so già che tra poco scenderò, prenderò il mio motorino mi metterò in colonna nel traffico di Roma ed appena un guidatore distratto non partirà all'istante al semaforo verde suonerò come un ossesso il clacson del mio motorino, pentendomene subito dopo. Ma oggi mi va, perchè oggi sono incazzata, perchè sento che mi tratto ingiustamente e devo scuotermi!

domenica 9 marzo 2008

Grande spettacolo.

Ancora un grandissimo spettacolo teatrale per noi romani ieri sera: Anna Karenina, regia di Eimuntas Nekrosius (regista teatrale lituano, forse uno dei migliori tra i contemporanei).
Il teatro era stracolmo. Sinceramente non ce l'aspettavamo...per un motivo particolare: lo spettacolo dura 5 ore. Ci siamo seduti alle 19.30 e siamo usciti dal teatro alle 24.30.
Lo so, da pazzi. Ed io chissà quale reazione strana del mio corpo e della mia mente m'aspettavo...ed invece...ENTUSIASMO PURO.
Gli attori bravissimi ed il mitico Nekrosius ci ha meravigliato con la sua regia VISIONARIA della famosa storia, drammatica di Anna Karenina. Orologi che rotolavano per terra, il tempo che scorre inesorabile e il destino che ci attende passo dopo passo...
Specchi deformanti, pianoforti di carta, scale usurate che servono come via d'uscita da un ambiente o dalla vita (quando muore Nikolaj,fratello di Lévin, esce di scena dalla scala).
Quanta energia nei corpi degli attori (e chi ce l'avrebbe fatta al posto loro??!!Devo fare ancora tanta strada), quanta leggerezza, anche nei gesti più energici.
Straziante la gelosia di Anna, straziante la recitazione dell'attrice (Mascia Musy).
Unica pecca: la lunghezza dell'opera. So che non è facile adattare un testo di 900 pagine a teatro ma il pubblico s'è addormentato.
Immaginate la scena: MOMENTO DI STRAZIANTE DOLORE (Anna sta per uccidersi) silenzio in sala, sul palco...Si sente un uomo RUSSARE FORTISSIMO. Gli attori increduli guardano verso la sala e con tranquillità tornano a recitare.
Oppure: io e Laura ci giriamo verso i posti dietro di noi e vediamo le 4 ragazze che all'inizio non stavano zitte che dormono profonamente appoggiate le une alle altre.
INCREDIBILE!

Bello spettacolo, davvero bello.
Se vi capita andate a vederlo. Nekrosius è un genio visionario.



giovedì 6 marzo 2008

Senza pensarci troppo.


Non so perchè son qui a scrivere.
Ogni volta che ci provavo, nei mesi passati, non avevo veramente niente da dire.
Forse troppo presa a gestirmi la vita nuova. La vita da sola.
Mi mancate tutti quanti.
Mi manca scrivere sul mio blog.
Stasera è una serata importante: domani farò il mio penultimo esame all'università. Anche dopo averne fatti 34 sono agitatissima (peggio di uno spettacolo).
Grandi progetti per il futuro. Due spettacoli a giugno, una soap opera doppiata (non ci crederete mai: la soap è recitata in barese e noi stiamo doppiando in italiano-capito Baol??).
Veramente tanti progetti. Peccato che non riesco a "camparci". Devo ancora fare la segretaria nella scuola di teatro.
Pensieri sconnessi, serali, agitati. Mi va proprio di tornare a scrivere sul mio blog. Mi va di leggere ciò che avete da dire voi. Da domani, tutto da domani.