lunedì 27 novembre 2006

Domande


Cosa c'è di male ad andare al cinema da soli? Cosa pensate quando vedete una persona tutta sola al cinema? Pensate sia un pazzo o un alieno? A me piace farlo. Lo faccio, l'ho fatto. Le persone non fanno altro che dirmi : "Ma sei pazza?".

venerdì 24 novembre 2006

Sfruttate!


Divertitevi a sfruttare i vostri dipendenti, i terreni, gli animali... Pompateli con gli ormoni. Ecco a voi il gioco "per riuscire a capire come ci si sente a far parte della famiglia Mc Donald's". Diventerete CATTIVI anche voi!!!

lunedì 20 novembre 2006

Fuori sta piovendo...


...ed io mi sento soffocare. Non aver tempo per se stessi è la cosa più terribile che possa capitare. Me ne accorgo solo ora. Ho fatto di tutto per riuscire a non avere neanche un momento libero nella mia vita, per sfuggire all'apatia, alla mia solitudine interiore, alla noia ed ora eccomi qui. Ancora più insoddisfatta. A chiedermi come è possibile che io sia arrivata fin qui. Non ho tempo da dedicare ai miei amici (e loro cominciano a non chiamare più troppo spesso), non ho tempo per fare una passeggiata con ma soeur (per le vie del centro a ridere, chiacchierare e fare foto), non ho tempo per me stessa (per vedere un film vecchio e andare a prendere il giornale passeggiando per il mio quartiere) ed è tutta colpa mia. Vorrei fuggire. Fuggire da tutti i rapporti che mi rendono insoddisfatta, che stanno li e non so più perchè; fuggire dalla mia paura di restare sola; fuggire dai doveri, dalle costrizioni; fuggire da questa giornata di pioggia così tetra; fuggire dalle mie presenti aspettative. Trovarmi di colpo a New York, da sola, appoggiata al muro di una stazione della metro, con le cuffie e la musica sparata nelle orecchie e guardare la gente correre, andare di fretta, urtarsi (non chiedersi scusa). Guardare i loro passi frenetici. Ed io lì, immobile...con tutto il tempo da dedicare a me stessa. Senza fretta, senza richieste di nessun tipo, con la consapevolezza di non avere rapporti vuoti nella mia vita, gioire di ciò. Vorrei poter cominciare a camminare, decidere di andare al Central Park. Sdraiarmi al centro di un prato, magari innevato e cominciare a ricordare a quando anch'io correvo per le strade, andavo di fretta, urtavo gli altri (senza chiedere scusa).

sabato 18 novembre 2006

Dorian Concept

Grazie ai Mickey Eats Plastic sono venuta a conoscenza di questo bravissimo musicista: vi presento Dorian Concept. Riesce a fare delle cose spettacolari.

giovedì 16 novembre 2006

Il condominio dei folli.


Mentre mangio il mio magico yogurt Activia alle noci (per problemi fisiologici ovviamente) vi racconto le tipiche nottate nel mio condominio abitato da persone folli. Ci sono circa 12 famiglie, ognuna con orari e stili di vita diversi. Di solito sono particolarmente stanca la sera e mi piacerebbe andare a letto alle 23 (non tutte le sere ovviamente). Non posso farlo, però. "I signori di fianco" ritornano a casa a quell'ora da lavoro (credo abbiano un bar) e, giustamente, si prendono un momento di relax suonando la pianola e facendo karaoke (cantando naturalmente Laura Pausini, Eros Ramazzotti e via dicendo...). Così aspetto che finiscano di "divertirsi" (poverini, dopo 1 giornata intensa di lavoro) e provo ad addormentarmi intorno a mezzanotte. All'una puntuale il coniglio bianco o bianconiglio della famiglia "di sopra" lasciato in libertà a gironzolare per la casa si mette a grattare con le zampette sul pavimento...e guarda caso il mio letto è proprio sotto il punto in cui gratta. E soprattutto ho il letto a soppalco che sta quasi attaccato al soffitto.
Aspetto...dopo mezz'ora il coniglio si riaddormenta. Mi riaddormento anch'io (insieme al coniglio) ma...il mio sonno è presto interrotto dalle furiose litigate dei "signori del piano di sotto". Si, gli piace soprattutto farlo di notte. Cominciano a discutere e a dirsi delle parolacce tremende, di solito per motivi stupidissimi (e perchè io sento tutto...è notte..non ci sono altri rumori...). Così il marito non è d'accordo sull'abbigliamento della figlia adolescente..."è vestita volgare"; il figlio bambino gioca troppo con i videogiochi...e via dicendo...
Aspetto ancora...magari,visto che si son fatte le 3 di notte ed ho dormito solo mezz'ora, scendo dal letto e do "botte"al pavimento affinchè capiscano che stanno esagerando.
Alle 4, esausta, finalmente mi addormento felice e scontenta sapendo che tra poco la giovane coppia "dall'altro lato" inizierà a fare sesso sfrenato, a sbattere con il letto contro il muro, a dirsi porcate, ad urlare..e a quel punto si sveglieranno anche i miei fratelli (di 10 e 14 anni). Eccoli...6 in punto. Cominciano i primi lamenti. Via via diventeranno urla disumane....Alle 7 finiscono in genere (1 ora, complimenti) e, finalmente, dopo essere rimasti tutti in casa mia con gli occhi sbarrati ad ascolare, ci riaddormentiamo. Dopo 2 ore suona la mia sveglia ed è ora di alzarsi...ma potrei anche non metterla!!!" La signora di sopra" inizia le pulizie della casa...e parte l'aspirapolvere...
Poi all'università e a teatro mi chiedono tutti i giorni perchè ho il viso pallido e gli occhi rossi...

sabato 11 novembre 2006

Ci risiamo.


Già iniziate le prove per il prossimo spettacolo. Si va in scena ben 3 giorni questa volta: 5-6-7 dicembre.
Lo spettacolo è molto più impegnativo. Due atti. Una tragedia. La mia prima tragedia.
Dovrò impegnarmi molto visto che dovrò recitare la parte di.....UNA PUTTANA. (No battutine).
Ci sto veramente male in questo personaggio. Devo essere volgare ed io odio essere volgare.Ma se voglio fare l'attrice dovrò impegnarmi ad essere una donna volgare. Sono una prostituta che per varie cause si ritrova in casa di una famiglia aristocratica. Si ritrova ad essere la copertura di un tradimento di due componenti della famiglia. Sarò la finta fidanzata di Alberto (che in realtà va a letto con la moglie del suo migliore amico). Finale drammatico con la mia morte. Vi terrò aggiornati...

domenica 5 novembre 2006

E' lui.


Lui è Jonathan Coe, il mio scrittore preferito.

E questo è l'ultimo suo libro che sto leggendo.
Lui mi piace perchè i suoi personaggi rivolgono continuamente i loro pensieri al passato. Un passato malinconico ma mai negativo. Lo usano, lo consumano, per prendere coscienza del presente, per rafforzare il proprio IO, razionalizzando tutti gli sforzi fatti fino a quel momento per diventare ciò che sono. I personaggi di Coe sono in continua maturazione e ne hanno sempre coscienza.Coscienti e felici di essere arriavati fino a quel punto della loro vita. Sono DEVOTI al passato che li ha fatti diventare ciò che sono.
Cavolo! Anche critica letteraria ora. Credo sia Coe che mi ispira.