lunedì 24 luglio 2006

C'era una volta...

Mia nonna mi racconta sempre di quando era giovane. Ogni volta che vado a trovarla so che dovrò starmene zitta per 3 ore ad ascoltarla. Sempre zitta! Senza mai parlare! Ma a me va bene cosi. Sono felice che lei si senta bene. Oggi dopo un pranzo composto da lasagne, pollo arrosto, patate al forno, gelato, frutta,caffè ci siamo sedute in terrazza e mentre guardavamo la strada e le persone che passavano si è messa a raccontare di come passavano il tempo lei e le sue amiche quando erano piccole, per strada mentre le loro mamme, sedute in circolo, spettegolavano sugli affari di paese e facevano la maglia.
Il gioco che facevano e che più mi ha colpito era questo: ognuna aveva a disposizione 6 sassi che venivano posizionati a terra. Si partiva con un sasso in mano, si lanciava in aria e si cercava di prenderne un altro tra quei 5 rimasti a terra prima che il sasso lanciato ricadesse nella mano. Così fino a quando si riusciva a prenderli tutti tenendo in mano i sassi presi precedentemente. Quindi più si andava avanti più diventava difficoltoso.
Un altro gioco divertente era il gioco dei bottoni: Si posizionava un bottone per terra e si soffiava sotto. Se il bottone si alzava e si girava si vinceva. Sarei dovuta nascere in quel periodo. Anche se per scaldarsi un pò di latte la mattina, appena svegli, si doveva accendere prima il fuoco. Impresa ardua...

6 commenti:

dalianera ha detto...

Mi fa molto anziano se ti confesso che da ragazzino, attraverso il primo gioco che racconti, ho vinto e perso allo stesso modo decine e decine di figurine Panini? :)

Clopin ha detto...

Leggero il pranzetto, ... tipicamente estivo.

Non ricordo bene i giochi che facevo da piccolo. E' passato troppo tempo ed ora faccio fatica con la memoria!

Io ricordo il gioco dei sassi sul bordo del marciapiede.
Quello delle figurine che, con abile gioco di mano e saccente destrezza, dovevano essere rivoltate con la figura rivolta in basso, facendo fare uno/due/tre "giravolte" in aria. Oppure quello delle battaglie aeree con gli aeroplanini di carta: l'aeroplanino che ne abbatteva un altro e "atterrava" per ultimo, vinceva.

Tutti giochi all'aria aperta in mezzo alla strada ... poi vennero le auto.

Clopin

Carmen ha detto...

Mi è sempre mancato il non poter sentire racconti come questo dai miei nonni! Ho pochi ricordi .. ci ho passato sempre troppo poco tempo con loro ... ma ogni tanto capita di sentire storie carine da alcune mie clienti abbastanza anziane da aver qualcosa da insegnare e raccontare ma che sopratutto valga la pena ascoltare!

sonia ha detto...

ciao Viola, i racconti delle nonne oltre che ad essere sepre affascinati insegnano sempre qualcosa.

P.s.: peccato che la figura che hai messo non è nitidissima, perché è molto inerente al tuo post, visto il colluqui tra te e tua nonna. sarebbe stato interessante metterla più in risalto, vista la duplicità di questo disegno dove il gioco ottico, fa si che ci sia un volto di una giovane con un cappello e il volto di un'anziana signora!

krepa ha detto...

i vecchi sono una miniera di esperienza...

...quante ne sanno i nonni?

Anonimo ha detto...

Mado' reca', manca solo "i giovani dicono le parolacce" "non ci sono più le mezze stagioni" "i giovani si baciano per strada"... :) [chi ricorda il Trio Solenghi-Marchesini-Lopez??]