lunedì 29 gennaio 2007

My music

Lo STFU è finito. Tre giorni pieni di musica, gente, luci, video, facce sorridenti e discorsi in inglese.
Ho capito che l'inglese è essenziale se ci si vuole integrare, se ci si vuol sentire facenti parte del mondo (quel mondo soprattutto). Ed io non lo conosco. Il mio piccolo mito (Dorian Concept) avrebbe voluto
scambiare 2 chiacchiere con me, visto che gli stavo sempre appiccicata e gli sorridevo con la mia faccetta felice. Ma io niente. Sono solo riuscita a dire "I'm sorry, I don't no speack english". Lui deluso se ne andava.
Musica meravigliosa, musicisti bravissimi... Che ritmo... Che energia!!!
Tre giorni in uno stato di intorpidimento da alcool che rendeva tutto più "magico". Tre giorni di chiacchiere urlate per via della musica troppo alta ma mai fastidiosa.
Tre giorni di freddo preso col motorino alle 4 di notte.





mercoledì 24 gennaio 2007

Diario segreto.


L'altro giorno, rovistando tra le mie vecchie cose, nella mia vecchia casa, ho trovato il mio diario di quando avevo 10 anni.
A parte errori grammaticali, c'erano degli aneddoti esilaranti.
Li riporto così come li ho scritti a 10 anni:

"Caro diario,
sono ormai un pò di giorni che io e Sandro siamo fidanzati e sono un miliardo insomma all'infinito contentissima. Me l'ho ha chiesto lui di mettermi con lui." 14 Giugno 1991.

"Caro diario,
oggi il mio amore per Sandro è finito. Oggi mi ha lasciata per un'altra, lei è simpatica. Ci era già stato insieme prima, poi sono arrivata io, si è innamorato di me e ha lasciato lei e si è messo con me. In questi ultimi giorni sono successi un sacco di casini tra me e Sandro perchè io ero gelosa e pensa caro diario, senti cosa ha detto ad Alessandra
(la mia migliore amica al tempo):"Io non posso mai stare con Viola perchè lei sta sempre con te, ALLORA ME NE VADO CON LE ALTRE" (mica scemo il bambino Sandro)
; io ho detto: "Per lui esistono soltanto le femmine". Ora non so se lui si è già messo con quell'altra." 20 Giugno 1991.

"Caro diario,
Sandro non mi parlava più. Oggi però ho visto che mi parlava di più. Non proprio di più, comunque mi parlava, un pò di più. Ha chiesto ad Alessandra se mi piaceva qualcuno e io gli ho detto la verità cioè: Marco, Valentino, Luca e Gerardo. Alessandra gliel'ha detto e lui ha fatto con la testa e l'espressione come se dicesse: "Che gli posso fare se gli piacciono, tanto ame non me ne frega più gnente". Dopo Alessandra è venuta di nuovo da me e gli ho detto di dire a Sandro che non era vero, l'ho fatto per istinto, forse perchè mi piace ancora. Appena l'ha saputo ha detto piano :"Vaffanculo!". 25 Giugno 1991.

Eeee...bei tempi quelli del diario segreto. Ora so che Sandro ha una bambina e insegna musica in una scuola.

sabato 20 gennaio 2007

Passatempo


Le 20.37. Pomeriggio dedicato al teatro (come ogni sabato pomeriggio).
Sono stanca. Mi pesano gli occhi. E stasera c'è anche il concerto dei Marta sui tubi. Yuppie!!
Il riso sta cuocendo nel pentolino...lo faccio col brodo o senza??
Una cosa ho capito in questi giorni: fare l'attrice, almeno per ora, non mi darà da mangiare e non mi permetterà di andare a vivere da sola.
Così mi sono rimboccata le maniche e mi sono messa in cerca di un lavoro.
Primo ingaggio: cameriera in un locale molto ma molto fashion (naturalmente io non c'entro nulla con quel posto). Le altre mie "collaboratrici" lavorano con stivaloni alti fino al ginocchio con i tacchi alti 10 cm. Io no! Io ho le mie scarpette da lavoro (scarpette nere da ginnastica), la mia bella camicia nera e i miei jeans. Va bene lo stesso...i ragazzi non mi filano per niente..non mi fanno complimenti ma io mentre lavoro non voglio essere disturbata...le mie collaboratrici si.
In compenso tutti mi hanno preso per la ragazza con cui confidarsi. Così sono diventata la spalla su cui piangere e disperarsi per il barman acrobatico che lavora lì. Caro Gianluca.
A me va bene così...purchè a fine serata mi sia data la mia paga.
Nel frattempo ho fatto vari colloqui (da commessa e segretaria visto che ancora non sono riuscita a prendere la laurea).
Ieri ultimo colloquio...con una marca d'abbigliamento famosissima e anche questa super fashion (non vi dico il nome, non voglio far pubblicità alle multinazionali):

Selezionatore: "Bene signorina ci dica qual'è il suo stilista preferito...cioè...quale marca usa per vestirsi".

Io: "In realtà non ho molti soldi...in genere io e mia madre ci scambiamo i vestiti per risparmiare.." (facendo la vaga).

Selezionatore: "AH,bene....ma vorrei sapere che marca di vestiti usate!".

Io:" Bè, ecco...".

Selezionatore: "Per esempio ..dove ha preso il vestito che indossa? A me sembra un Sandro Ferrone".

Io: "Bè...non ci crederà mai ma....proviene dal mercatino di conca d'oro. Sembra un Ferrone vero??? EE...lo so....ho occhio per questo genere di cose...e pensi che l'ho pagato solo 12 euro...".

Il selezionatore mi ha guardato un pò male. Brutto segno?

Seconda domanda:

Selezionatore: "Qual'è la vostra massima aspirazione nella vita?".

1° ragazza: "Io vorrei diventare una dirigente del vostro marchio. Vorrei arrivare all'ultimo gradino della scala gerarchica nella vostra azienda. Sono appassionata di abbigliamento".

Io: "Bè...io vorrei diventare una bravissima attrice, magari recitare in un grande ed importante teatro(con grande enfasi)...ma....(arrossendo)..si, certo..come diceva la prima ragazza anche diventare una grande dirigente mi andrebbe bene".

Sguardo cattivo del selezionatore.

Mio padre dice che non mi prenderanno mai. Che sono un disastro e che devo imparare a fare colloqui di lavoro se voglio davvero un lavoro. Ma forse non me ne frega niente di fare la commessa.
Nel frattempo mangio il mio risetto in bianco e mi preparo per il concerto di stasera e per sentire questa.

mercoledì 17 gennaio 2007

I miei 5 misteri.


Accolgo anch'io l'invito del caro Krepa.
Trascino avanti la catena delle 5 cose misteriose che non sapete di me.

1. Quando ero piccina pensavo che da grande avrei fatto la cassiera in un supermercato. Rimanevo affascinata di fronte a quella tastiera con i numeretti che era la cassa.
Accompagnavo sempre mia madre a fare la spesa, mi piazzavo davanti le casse e stavo lì immobile a gustarmi quel digitare di numeretti (al mio tempo le cassiere dovevano scrivere il prezzo con i tasti dei numeretti).
Ero talmente fissata che c'è stato un periodo in cui mi facevo regalare tutti i tipi di casse giocattolo. Ero completamente invasa.

2. Ho dato il mio primo bacio ad 11 anni. Ero praticamente una bambina e quindi inconsapevole e senza esperienza. Infatti quando lui ha messo la sua lingua nella mia bocca mi sono staccata ed ho gridato: "Cos'è 'sta cosa????? Mi hai sbavato tutta!! Mica si fa così!!!".

3. Fino a 14 anni vivevo in un mondo tutto mio. Appena mi trovavo da sola cominciavo a fantasticare (non solo pensando, anche parlando, inventando dialoghi veri e propri, fingendo) . Avevo una vita parallela con quelli che si usano definire "amici immaginari" e non solo . Avevo anche fidanzati immaginari, cani, gatti, figli...
Poi ho capito che dovevo viverla fuori quella vita e sono rinsavita.

4.Almeno 5 giorni prima di ogni spettacolo a teatro comincio a sentirmi male. Vomito, mi prendono forti mal di testa, attacchi di panico mentre cammino per strada, sono in grado di farmi venire anche il raffreddore, farmi andar via la voce....
Ma non lo dico mai a nessuno. Sopporto e vado avanti. Temeraria!!!

5. Fino a pochi giorni fa non conoscevo il significato della parola "accidia".... Voi lo sapevate???

Passo la catena a :
Baol (sempre presente...)
Duss (in nome del Canada)
Carmen (voglio sapere i suoi segreti...)
Fede (appena arrivato)
Kiara (la splendida non-commessa)


venerdì 12 gennaio 2007

Grande evento.


Stiamo parlando di un collettivo di musicisti europei "Shut the fuck up", ovvero STFU.
Questo gruppo di musicisti organizza festival in tutta Europa, naturalmente tutto no-profit. Ora è il turno di Roma. Vi avverto che nei giorni 25,26 e 27 gennaio all'ESCAtelier a San Lorenzo 15 (ingresso 2 euri) musicisti di tutta Europa vi allieteranno con musica elettronica improvvisata, musica indie e musica ballabile. Anche i miei amici Mickey eats plastic (mi pagano per fare sta pubblicità, ovviamente...!!!Non mi hanno ancora detto in che modo ma mi pagano...) che organizzano il tutto, suoneranno la sera del 26. A parte gli scherzi, credo sia davvero un festival interessante, da non perdere, se non altro perchè ci saranno molti musicisti europei interessanti. Tra i tanti vorrei voi conosceste Dorian Concept (anche lui suonerà la sera del 26). Bè, almeno voi romani venite. Ci si vede lì.

mercoledì 10 gennaio 2007

Chi sono?

"Chi sono?", "Perchè i miei genitori mi hanno chiamata così?". "Da dove proviene il nome che mi appartiene?", " E perchè proprio questo? ".
I nomi ci segnano per tutta la vita. I nomi segnano anche la nostra personalità.
Io, per esempio, ho sempre dovuto lottare con il mio. Ero una bambina che tutti ricordavano, ero la più riconoscibile, la "diversa" e per questo motivo quella che più spesso veniva presa in giro o attaccata dagli altri bambini. In fondo mi chiamavo Violetta (mi ci chiamo ancora!!!) ed era un nome che per alcuni era "strano". Ero un'aliena (tra i bambini che si chiamavano Silvia, Giulio, Andrea...). E quante volte avrei voluto semplicemente chiamarmi Sara o Giulia (che oltretutto sono due dei nomi che preferisco ancora oggi).
Crescevo e mi arrabbiavo con i miei genitori che mi avevano "appioppato" questo nome per il resto della mia vita, gli urlavo che erano stati egoisti...
Loro mi spiegavano che dovevo portarlo con onore visto che avevano deciso di darmelo in nome della cantautrice cilena Violeta Parra.
A me importva poco a 8 anni di quella "cantantessa"!!!
Poi.....Crescevo...il mio nome rimaneva sempre impresso alle persone. Cominciavo ad essere felice di distinguermi.
Oggi quando sono triste ascolto "Gracias a la vida" e ringrazio Violeta Parra e la vita di avermi dato in destino il mio nome.
E voi????????????? Da dove viene il vostro nome????
No, non voglio sapere i significati del vostro nome...Solo: perchè vi chiamate così e non in un altro modo?
Chiedete ai vostri genitori se non lo avete mai fatto....Chi sono??

venerdì 5 gennaio 2007

Intorno a me solo palazzi.

Mi guardo intorno e vedo solo alti palazzi e asfalto. La mia testa non ne vuole proprio sapere di esser tornata qui nella grande metropoli. E' proprio così...le persone che vivono nelle grandi città vorrebbero scappare e ritirarsi in completo silenzio, su una montagna o in riva al mare. Io da lì non me ne sarei mai andata.
La prima cosa che ha colpito me e GA, oltre all'impatto visivo di queste enormi montagne, è stato il freddo polare appena scese dal trenino Trento-Malè.
La mia zietta ci ha portato subito nella sua casetta (noi l'abbiamo chiamata "la casetta di babbo natale").


I giorni sono scivolati via tranquilli. Ci sentivamo appagate la mattina quando ci svegliavamo e guardavamo fuori la finestra quelle cime che ci sovrastavano. Tutto quel silenzio intorno a noi. Capisco perchè la gente del posto, la gente trentina, ha difficoltà a lasciare la sua terra.


Le alte montagne ti cullano tra le loro braccia. Alzi gli occhi da terra e loro sono li a protezione. Sono delle barriere che ti rassicurano, che ti tranquillizzano. Lì non arriva nulla che possa essere pericoloso. Capisco che non è facile ricominciare a vivere in ampi spazi senza più le braccia materne della montagna.


Niente maestri di sci quest'anno. Abbiamo vissuto con la gente del posto (questo non vuol dire che non abbiamo conosciuto gente interessante....). Abbiamo imparato un pò di dialetto (terribile). Abbiamo accarezzato mucche e caprette. Abbiamo mangiato formaggi sani, speck, salami, prosciutti trentini e, meravilgia delle meraviglie, IL SEGALINO (pane di segale con semi di finocchio).


Poi le lunghe passeggiate in montagna, in mezzo alla neve, invidiando le persone che abitano in quelle baite tutte tutte di legno in mezzo ai boschi.

E ancora le lunghe passeggiate con Tom (il cane Tom), aspettando che facesse la pipì, immobili, guardandolo, sul ciglio della strada.


Saremmo rimaste se qualcuno ci avesse offerto un lavoro.


Ancora buon anno a tutti amici.