sabato 2 settembre 2006

Dov'è finita la mia leggerezza?

E' parlando, ieri sera, con il caro Peduto che mi sono accorta di aver perso la leggerezza, il brio di anni fa. Il caro Peduto è stato testimone del mio cambiamento e a malincuore, stanotte, mi ha informato che "così non va bene". Che mi vede spenta, che sorrido di meno, che la mia risata non è più TRAVOLGENTE come un tempo. Il tempo di cui parlava era quello dei primi 2 anni di università. Facile passare tutto il giorno a ridere se non si ha nulla da fare se non seguire lezioni, studicchiare nei ritagli di tempo e giocare a nascondino sul pratone della città universitaria. Ora "Ho proprio paura di non riuscire a combinare niente nella vita ". Forse è proprio il momento giusto per fermarsi a riflettere un attimo e cercare di indirizzare le energie su qualcosa di concreto. Forse non è il momento di sfoderare sorrisi e di TRAVOLGERE gli altri. Forse è solo ora di pensare di più a me, ai miei 25 anni che fanno presto a diventare 26 poi 27 poi 28...
Gli ho comunque promesso che proverò a cercare, dentro di me, da qualche parte, in qualche angolino quella leggerezza di un tempo. Perchè una cosa non esclude mai un'altra.

2 commenti:

krepa ha detto...

mmmm....credo sia un passaggio dovuto dei nostri 25 anni...anch'io mi piacevo di più nei primi anni di università.
oggi pensare al domani fa un pò più paura....

Clopin ha detto...

Forse e almeno in parte credo che sia questo il senso della vita: la ricerca di qualcosa di migliore in noi, ogni giorno. Ciao Viola, bentornata!

Il tuo principe degli straccioni
Clopin