giovedì 5 marzo 2009

Risveglio...


IL cielo è grigio stamattina. Mi sono alzata tardi per pigrizia. Lui se n'è andato alle 8 e naturlamente mi ha svegliata (ho il sonno troppo leggero) ma avendo scorto questo cielo così grigio non mi andava proprio di alzarmi.
Ho aspettato fino alle 10.30, il limite che mi ero posta. Sono pericolosa quando non ho voglia di tirarmi su dal letto. Mi sono alzata con dei movimenti lentissimi e Alice, la gatta nera, mi guardava sdraiata sul parquet vicino al mio letto. Ho aperto le persiane e la città era là...affascinante, meravigliosa, cupa sembrava chiamarmi...
Non so quanto tempo sono rimasta a guardare fuori la mia finestra con la tazza di the bollente in mano. Appoggiata alla parete guardavo, osservavo. La gente era indaffarata a vivere, indaffarata a mantenere il suo RUOLO nella società. Tutti con le stesse maschere di tutti i giorni. Appena apriamo gli occhi la mattina ci posiamo una maschera sul viso ed iniziamo a recitare il nostro ruolo di amante, moglie, madre etc...ma la notte, la notte sei sola e l'inconscio porta in superficie la VERITA'. Sfido chiunque a fingere anche di notte.
Per questo, forse, ho tanta paura di abbandonarmi al sonno, di addormentarmi. Per questo , forse, soffro d'insonnia. Sono restia ad entrare in contatto con la vera me stessa. Io che devo controllare sempre tutto, che non posso permettermi alcuna fragilità, che ho tanti atteggiamenti quante persone conosco. Con il mio uomo non conosco altra tecnica di relazione se non quella della seduzione. E' un continuo sedurre. Con mio padre sono la figlia intelligente, e mai banale, con mia madre...forse solo con mia madre riesco ad essere fragile. Ma a lei è dato l'ingrato compito di "accogliere" i miei lamenti...
Il the s'è freddato, comincio a sentire freddo, ho fame.
Scendo.
C'è una cornetteria qua sotto buonissima. Amo New York.

11 commenti:

takajiro ha detto...

la notte è più vera, meno subdola...forse.
in fin dei conto credo che dipenda da ognuno di noi recitare o meno un ruolo...però il post è bellissimo!
ma sei davvero a new york??? favoloso!

Lone Wolf ha detto...

Ecchiamiamolascema... °.°

Netpoetry ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Netpoetry ha detto...

Shakespeare pensava che tutti noi recitassimo un ruolo. Talvolta si entra talmente nella parte da dimenticare quale sia la realtà e quale la finzione. Ma se fosse il tempo di scendere dal palco per godersi lo spettacolo di qualcun'altro?

Anonimo ha detto...

ma dai, a me addormentarmi piace anche per quello scendere nei meandri dell'anima, nel vero me stesso che non è poi così lontano da quello che si vede in giro durante la veglia. certo si indossano maschere (io la porto davvero, la divisa è una maschera molto triste), ma queste maschere possono essere molto simili alla faccia che tentano di coprire

Vale ha detto...

Un po't'invidio sai?

Viola ha detto...

ragazzi..non sono a new york....era un racconto autobiografico- fantasy....
sarà ma io la notte la temo proprio....

Anonimo ha detto...

Bella pagina. Degna del migliore John Fante.
Sai che sono le tue maschere a spaventarti. Non quelle altrui. E la consapevolezza credo sia il primo passo per mettere vie queste dannate maschere ed essere sé stessi. Da - probabilmente - inconsapevole, ti chiedo, perché non considerare il bicchiere mezzo pieno?

Un tè comunque potresti mandarlo giù prima di addormentarti, la prossima volta. Magari almeno così ti riuscirà di dormire.

Baol ha detto...

La notte può essere tremenda e meravigliosa amica mia.

Ti abbraccio forte!

fRa_gAv ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
fRa_gAv ha detto...

E io che mi pensavo fossi veramente a NY :-)

Avresti scritto su FB "Viola è a New York"...

Maledetto Facebook ^______^

Cmq il racconto m'è piaciuto assai.

(commento precedente eliminato per errore di battitura).